Appalto: Difetti di cose immobili. Ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c. contro l’appaltatore per vizi dell'opera anche a distanza di un lustro dall’ultimazione dei lavori se c’è prova attuale dei gravi difetti di costruzione
Pubblichiamo (vedi allegato), nel rispetto della privacy, una recentissima ordinanza emessa dal Tribunale di Arezzo, in materia di appalto, in una causa patrocinata dall’avv. Francesca Bucciarelli Ducci con la quale è stata accolta, a distanza di oltre un lustro dalla ultimazione dei lavori, una richiesta d’urgenza ex art. 700 c.p.c. avanzata dalla committente di un importante complesso ospedaliero contro l’appaltatore, il direttore dei lavori ed il progettista per gravi difetti di costruzione dell’opera che interessando il manto di copertura provocavano sia gravi fenomeni di infiltrazioni d’acqua sia pericolo di rovina e caduta di materiale con grave pregiudizio per i degenti, ospiti e personale sanitario della struttura ospedaliera.
Nonostante la consegna dell'opera fosse avvenuta a distanza di oltre un lustro dalla domanda d'urgenza, il ricorso è stato accolto sul presupposto del persistente pericolo derivante dai vizi di costruzione individuati dalla ricorrente e dal fatto che era stata fornita la prova documentale che la ditta appaltatrice avesse già effettuato plurimi intereventi asseritamente ripristinatori del manto di copertura dell’edificio in periodo antecedente e prossimo alla consegna dei lavori che denotavano, sotto il profilo del fumus, negligenza ed imperizia nell’esecuzione dei lavori da parte dell’appaltatrice.